Da passione a professione:
la Cinefoto incontra UGO PANELLA
Sabato 13 Giugno 2009 alle 21.00
presso La Sala Fondazione Antonio Rosmini in
Via Canuto 12- Domodossola
Avremo il piacere di presentare una serata con il fotografo Ugo Panella.
In questa serata l’autore fotoreporter impegnato, da anni, nelle tematiche politiche e sociali, ci presenterà una selezione dei suoi scatti più rappresentativi e ci illustrerà la fotografia come espressione di denuncia e impegno civile.
Ugo Panella
59 anni, nato a Spoleto, inizia la carriera di fotogiornalista documentando i conflitti del CentroAmerica alla fine degli anni ’70 e, in particolare, la guerra civile in Nicaragua e più tardi, quella in Salvador. Proprio in questo paese ha realizzato un reportage, in collaborazione con UNHCR, sugli atti di pace e la deposizione delle armi da parte del gruppo guerrigliero “Farabundo Marti” alla fine deli anni ’80, atti che ponevano fine ad un decennio di massacri.
La passione per la fotografia di denuncia e impegno civile, lo ha portato in tanti luoghi del mondo dove la vita quotidiana è fatta di violenze, senza alcun rispetto per la dignità umana.
Ha raccontato la vita degli slums di Nairobi; la fatica di migliaia di uomini che con la forza della braccia e per pochi dollari al giorno smantellano le navi da cargo in disuso, nel porto di Chittagong, nel golfo del Bengala; la vita di un cimitero del Cairo, abitato da un milione di senzatetto, che ha fatto delle tombe la loro casa. Nel 1999 in collaborazione con Renata Pisu, inviata esteri di Repubblica, ha realizzato un lungo reportage in Bangladesh , sulla condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall’acido solforico perché hanno respinto le “ avances” di uomini violenti.
Questo lavoro è stato pubblicato dalle maggiori testate internazionali e portato all’attenzione del mondo, un problema peraltro ignorato fuori dal paese di origine. Questo ha attivato una lunga rete di aiuti e solidarietà che ancora oggi rimane attiva.
Il suo lavoro lo ha portato in Albania, Centro e Sud America. In particolare in Argentina dove ha realizzato reportages per D”Repubblica delle donne”sull’emergenza economica, gli scioperi e sui “cartoneros”.
Inoltre India, Sri Lanka, Filippine, Sulawesi, Cipro, Palestina, Oman, Somalia, Etiopia, Sud Africa, Kenya, Afganistan, Iraq. Nel 2001 ha lavorato per mesi a fianco di I.M.C. (International, medical corps) per documentare in Sierra Leone , il recupero dei bambini soldato, e con Handicap International sui campi profughi per i mutilati dai soldati della RUF.
In Italia ha appena terminato un lungo lavoro nell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra D’Aiello in Calabria. Un istituto psichiatrico che la direzione di Assunta Signorelli ha tolto da condizioni sub-umane per restituirlo alla dignità di chi è costretto a viverci. Quest’ultimo reportage è diventato un progetto articolato, libro e mostra itinerante dal titolo “In direzione ostinata e contraria”
L' autore il 15/07/09 riceverà a Sarzana il Premio "Eugenio Montale Fuori di Casa/Sconfinando 2009", insieme alla giornalista della RAI Tg1, Marilù LUCREZIO, la prima per i suoi reportages di guerra e Ugo Panella in quanto sensibile fotoreporter di scenari delle guerre nel mondo e testimone delle battaglie sociali più violente del continente.
sito: www.ugopanella.it
(Bangladesh 1999, immagine di Ugo Panella)